Il rapporto con l’uso del contante in ITALIA è sempre oggetto di pareri politici discordanti:
- per parte del mondo politico l’uso del contante non è un problema se non quello legato a fatti criminosi ( tangenti, smercio di stupefacenti, ricettazione, usura….. )
- per un’altra parte, sempre più consistente, è soprattutto un fenomeno legato all’evasione fiscale e una tracciabilità dei pagamenti al 100 % permetterebbe una vera lotta all’evasione.
Certo che la completa tracciabilità dei pagamenti non avrebbe comunque effetto sui fatti criminosi ( chi gira con una borsa piena di contanti supera sempre ogni limite ).
Oggi il limite del contante è 3.000,00 ( anzi 2.999,99 ) in quanto un pagamento in contanti per 3.000,00 sarebbe già sanzionato ( sanzione da 3.000 a 50.000 !!!).
La soglia di 3.000 era stata fissata nel 2016 dal Governo Renzi, aumentandola dai 1.000 euro voluti nel 2001 dal Governo Monti.
Dal 1 luglio il nuovo tetto dal quale si è già sanzionati è di 2 mila euro (scenderanno a 1.000 dal 1° gennaio 2022).
Ciò significa che fino a 1.999 euro è possibile trasferire denaro in contanti ad un’altra persona, professionista o a un’azienda.
A partire da 2.000,00 euro per trasferire soldi da una persona ad un'altra è necessario uno strumento tracciabile: bonifico bancario, carta di credito e altro.
Il limite riguarda sia chi riceve il denaro, sia chi effettua il pagamento.
Il limite non si applica per i versamenti e i prelievi eseguiti sul proprio conto corrente bancario.
La sanzione prevista parte da 2.000 euro e potrà arrivare fino a 50 mila euro per operazione.
Attenzione ai pagamenti frazionati: se la somma di più pagamenti raggiunge 2.000,00 tali pagamenti possono essere considerati non previsti da contratto, prassi o altro, ma frazionati artificiosamente ( = divisi per aggirare la norma ) la sanzione sarà comunque applicata.
Studio Aiassa - Dottori Commercialisti
Francesca, Alessandro, Gian Carlo Aiassa
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